Il 9 settembre si è conclusa la centesima edizione del Micam, ed è il momento di trarne le somme. Nell’articolo analizziamo i risultati della fiera ed i principali temi trattati nei tre giorni di manifestazione.
Centesima edizione del Micam: i risultati
La centesima edizione del Micam premiata dai visitatori esteri
La centesima edizione del Micam andata in scena dal 7 al 9 settembre, ha registrato 20.362 presenze. Un numero ben lontano da quello delle ultime due edizioni, che registrarono 40.449 presenze a febbraio 2025 e 40.950 a settembre 2024. Un calo giustificato dal diverso calendario fieristico delle manifestazioni appena andate in corso.
Nell’edizione di settembre il Micam si è svolto unitamente al solo Mipel. Milano Fashion & Jewels è infatti iniziato questo sabato, mentre da giovedì sarà la volta di Lineapelle. La mancata contemporaneità degli eventi, che negli ultimi anni ha caratterizzato le kermesse milanesi, incide quindi negativamente sulle presenze.
Di contro si registra un incremento di visitatori dall’estero del 12%. Più della metà delle presenze proviene da fuori Italia. Tra i 126 paesi visitatori, oltre alle conferme di Spagna, Germania, Francia, Cina e Giappone, quest’anno registrano buone performance Polonia, Nigeria e Sud Africa.
Più di 800 brand per la centesima edizione del Micam
Per quanto riguarda le aziende intervenute, analizzando l’elenco degli espositori riportati dal Micam all’interno del proprio sito, si sfiorano le 850 presenze. Di queste 435 internazionali e 407 italiani. Un numero in linea con l’edizione di febbraio, ma inferiore alle oltre 900 aziende presenti all’edizione dell’analoga stagione nel 2024.
Per l’Italia, il 96% delle presenze proviene dalle 7 regioni calzaturiere, mentre il restante 4% da Lazio, Umbria, Piemonte, Liguria e Trentino Alto Adige. Tra le 7 regioni calzaturiere, sul podio Marche, Campania e Toscana, che da sole rappresentano ben più della metà dei calzaturifici italiani intervenuti.
Circa le presenze internazionali, gli europei hanno ben risposto. L’area UE ha presenziato con 269 brand, specialmente spagnoli, tedeschi e portoghesi. Tra i paesi extra UE, 87 dei 100 brand asiatici provenivano da Cina e Turchia. Da registrare la presenza di 53 marchibrasiliani, oltre che di brand provenienti da Africa ed Oceania.
Alla centesima edizione del Micam, il Micam X lascia il posto al Micam Next
Nei giorni della manifestazione, il Micam ha dato dato largo spazio ai temi caldi di settore. Wired Italia si è occupata del palinsesto dell’hub, ribattezzato Micam Next .
Per quanto riguarda le tendenze, Livetrend ha proposto la Buyer’s Guide per la PE 2026 in apertura di manifestazione. Nei giorni successivi, Livetrend ha anticipato i colori ed il profilo del consumatore per l’AI 2026/2027. L’analisi dei consumatori, diventa un ottimo filo conduttore per raccontare i seminari svolti nella centesima edizione del Micam.
Come cambieranno le scelte di consumo
Livetrend ha evidenziato come i comportamenti del consumatore vivano una fase di trasformazione. Cambiamenti demografici e nelle dinamiche familiari, unitamente ad un’attenuazione della separazione tra aree urbane e suburbane, ridisegneranno abitudini e scelte di consumo.
I consumatori accorderanno le loro preferenze ad esperienze piuttosto che a beni tangibili, scegliendo quelle realtà che garantiranno privacy e sicurezza ai propri clienti. Saranno questi i driver principali per trasformare la fiducia in fedeltà.
A questi driver si aggiunge quello della circolarità, un’aspettativa sempre più concreta tra i consumatori. Rivendita, riciclo e riparazione non sono più scelte di nicchia, come sottolinea il concetto di “valore con valori”. I marchi dovranno quindi dimostrare coerenza etica e sostenibilità, offrendo non solo convenienza economica, ma anche responsabilità sociale e ambientale. In tale ottica, la centesima edizione del Micam, ha dato spazio a due progetti. Da un lato, il VCS, l’ormai nota certificazione di sostenibilità per le imprese del calzaturiero. Dall’altro, Bioshoes4all, il progetto nato in Portogallo nel 2022 per condurre l’industria calzaturiera verso una bioeconomia sostenibile ed un economia circolare.
Il ruolo del retail
Anche il modo di fare acquisti cambierà, come evidenziato nell’incontro Future Of Retail: The Store of the Future. Il retail sarà caratterizzato da strategie multi canale, e-commerce ed esperienze phgytal , evolvendo in un approccio full-funnel che integra consapevolezza, considerazione e conversione. Fondamentale sarà quindi il supporto dell’intelligenza artificiale, come sottolineato nel corso dell’incontro Stepping into AI. L’ AI fornirà strumenti di crescita non solo al punto vendita, ma anche alla fase creativa e di progettazione della calzatura.
Innovazione e tecnologia guideranno così la calzature dal futuro. Un assaggio delle potenzialità lo si è apprezzato nel corso dell’incontro Sport Shoes, Tech Shoes incentrato sulle potenzialità delle calzature sportive e tecnologiche. Ciò non significa dimenticare il fattore umano, come sottolineato nel corso dell’incontro The Human Factor: Formazione, Talento e Tradizione nelle Calzature.
Appuntamento al Micam 101
La prossima edizione del Micam andrà in scena dal 22 al 24 febbraio 2026, sempre a Fiera Milano. L’edizione 101 presenterà i trend per l’AI 2026/27. L’appuntamento con il Micam è quindi tra 6 mesi, mentre con il nostro blog tra 15 giorni.



